Pochi giorni fa Google a sorpresa , ha rilasciato la prima Developer Preview della nuova versione di Android, prevista in versione stabile verso fine agosto,che dovrebbe chiamarsi Android 11. Come sempre questo firmware è pensato solo per i Google Pixel, ma io ho trovato una GSI, generic system Image, che può essere installata su tutti gli smartphone compatibili con project Treble. Io ho installato una di queste sul mio Xiaomi Redmi Note 5. Vediamo le novità principali
Le novità di Android 11
Informazioni
Google non si ancora sbilanciata sul nome definitivo.Su informazioni sul dispositivo troviamo solo la dicitura Android R e le patch di sicurezza di marzo 2020. Molto probabilmente si chiamerà Android 11. Stranamente premendo più volte sulla versione di Android non si svela alcuna easter egg.
Modalità dark programmata
La modalità scura è una delle funzioni più apprezzate di Android 10. Adesso è possibile scegliere in quale fascia oraria attivarla. per esempio la sera può affaticare meno la vista
Notifiche di messaggistica in primo piano
Ogni volta che riceveremo una notifica da una applicazione di messaggistica sarà mostrata, in primo piano in una categoria apposita nella tendina delle notifiche
Gestione dei permessi e sicurezza
La sicurezza è un aspetto sempre più importante degli smartphone, perché contengono una mole di informazioni personali. Con Android R adesso si può concedere un permesso ad una determinata applicazione una volta sola. Questo farà molto comodo quelle volte che abbiamo necessità una sola volta di un permesso specifico di un’applicazione. In questo modo saremo sicuri che il programma non faccio uso sospetto di questo permesso. Inoltre se neghiamo un permesso pere due volte, l’app non potrà richiedercelo una terza volta. La memoria dello smartphone sarà divisa in diverse categorie, per esempio una per le foto e una per i video. Grazie a questo ogni app potrà accedere solo ad una di esse. Per esempio una galleria potrà accedere solo alle foto e non a download e musica. Il permesso archiviazione da adesso si chiamerà “file e contenuti multimediali”
Notifiche a bolla
Le notifiche a bolla sono delle notifiche che appaiono a forma di pallino, sopra un’applicazione che stiamo utilizzando. Su Android 10 era una opzione nascosta delle opzioni dello sviluppatore, ma adesso con Android 11 sono ben visibili etutti gli sviluppatori potranno accedervi.Comodo poter effettuare uno screenshoot solo dellla chat nella bolla
Registrazione dello schermo
Finalmente è possibile registrare lo schermo dello smartphone, per realizzare guide e tutorial, ma non solo.Per far partire una registrazione basterà premere l’appositov quick toggle. Inoltre durante una registrazione è possibile rimuovere la registrazione dei suoni del telefono, come le notifiche.
Menù condivisione
Nel menù di condivisione è possibile fissare una determinata app in alto, in modo che sia sempre più comoda da raggiungere. Funzione molto utile per chi installa molte app
Modalità senza distrazioni
La modalità senza distrazione è una funzione di benessere digitale che permette di ridurre le notifiche di quelle app che ci disturbano maggiormenete con le notifiche. Si può programmare facilmente questa funzione.
Impostazioni sotto il cofano
- Supporto al 5G;
- Android diventa compatibile con diversi tipi di display, per esempio quelli con i fori e perfino i pieghevoli;
- Miglioramenti per il WIFI e l’elaborazione di foto e video;
- Sui telefoni aziendali sarà possibile bloccare i contenuti in streaming;
- In impostazioni sviluppatore è possibile mostrare la frequenza di refresh rate in sopra-impressione;
- Supporto screen-shoot a scorrimento per catturare elementi da altre pagine;
- Il permesso archiviazione diventa file e contenuti multimediali;
- Nuovo menù non disturbare;
- La modalità aereo non disabilita più il bluetooth;
- Possibilità di far scendere la tendina delle notifiche o i quick toggle, in base al lato in cui si fa swipe sulla status bar:
- Nuove gesture sui pixel, come doppio tap sul retro per attivare Google Assistant:
- Apertura rapida di carte compatibili con Google Pay. C’è un nuovo permesso che verrò richiesto alle app.
Rilascio al pubblico di Android 11
Android 11, prima del suo rilascio definitivo, deve prima affrontare un bel periodo di test. Questo mese, febbraio 2020, abbiamo la prima versione Developer Preview per gli sviluppatori di applicazioni, per i Pixel 2, e 2 Xl, 3 e 3 Xl e 3A e 3A Xl e 4 e 4 Xl, mentre il mese prossimo avremo la Developer Preview Numero 2, e ad aprile la terza versione. Poi inizia la fase beta, con meno bug e quindi pensata anche per utenti smanettoni, con tre rilasci ad maggi, giugno e luglio In questo periodo potrebbero essere rilasciate anche delle beta per altri produttori oltre i Pixel. Infine tra fine di agosto e settembre sarà rilasciata la versione 11 stabile per i Pixel. Dopo di ciò ci sarà la pubblicazione del codice sorgente nel AOSP con la possibilità per i produttori di aggiornare i propri smartphone e per gli sviluppatori di realizzare le proprie custom ROM.
Developer Preview 11 su Xiaomi Redmi Note 5
Android 11 è disponibile sotto forma di Developer Preview solo per i Google Pixel. Però grazie alla pubblicazione della GSI, ovvero Generic System Image, è possibile possibile instalarla su molti smartphone che supportano Project Treble. Io l’ho provata sul mio Xiaomi Redmi Note 5.
Come funziona la ROM?
Seppur siamo funzionanti la maggior parte delle funzioni, la ROM non è ancora perfettamente funzionante per l’utilizzo quotidiano. Ci sono infatti numerosi blocchi e bug. Basti pensare ai crash della system UI e alla tastiera che impiega diversi secondi ad aprirsi. Quindi non ve la consiglio di installarla sul vostro smartphone principale. Se invece avete uno smartphone secondario, che supporti Project Treble, potete invece divertirvi a installarla e provarla in anteprima.
Come installare la DP1 su Xiaomi Redmi Note 5
- Da custom recovery bisogna effettuare un full wipe delle partizioni system, vendor, cache e data;
- Installare la Erfan System Image;
- Flashare il vendor AICP;
- Flashare il permissiver V5;
- Riavviare lo smartphone. potrebbero volerci anche 3 minuti;
- Installare come APK i Google Play Services – opzionale.